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April 1, 2024
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Pirandello (mar 3, 1867 – sep 19, 1936)

Description:

Pirandello:
=di Agrigento, famiglia borghese, studia a Roma e Bonn. Sposa una moglie ossessiva e gelosa, si cimenta col teatro a partire dal 1910. Il successo arriva a partire dal 1921, con "Sei Personaggi in cerca d'Autore". Successo anche all'estero. Nobel nel 1934, muore nel 1936.

Temi: identità come fluire indistinto, che noi cerchiamo di cristallizzare in maschere per ogni occasione (influenzato dalle teorie dello psicologo Binet sulla frammentazione dell'io). Queste maschere ci condizionano e ci impediscono di vivere in maniera libera. Il formarsi delle grandi metropoli e delle grandi industrie alimentano la percezione di vivere in un meccanismo, con la vita sociale ridotta a convenzioni vuote.
Il primo istituto in cui si manifesta la "trappola" della forma che imprigiona l'uomo è la famiglia.
Il 2° è l'ambiente lavorativo (es. la carriola).
L'unico strumento di contestazione è la follia, che fa esplodere le convenzioni e ne mostra l'assurdità e l'inconsistenza.
Non esiste una realtà oggettiva, ognuno ha la sua verità; ne deriva incomunicabilità, che a sua volta alimenta la solitudine.

Il saggio chiave per capire Pirandello è "l'Umorismo", del 1908. Se il comico è un avvertimento del contrario (es. la vecchia signora truccata per sembrare giovane), l'umorismo è il sentimento del contrario, visto che subentra una riflessione sulle motivazioni che portano la donna a vestirsi in quel modo.
L'umorismo fa quindi emergere le contraddizioni della realtà, per questo tutta la produzione pirandelliana è "umoristica", in cui si mescolano tragico e comico, riso e serietà.


Opere:
Novelle: scrive novelle durante tutta la carriera, ma più intensamente nei primi 15 anni del Novecento, prima di buttarsi nel teatro. Produzione copiosissima, con 14 raccolte. Generalmente si è soliti distinguere:
-"novelle siciliane" (ambientate in una Sicilia contadina); differiscono da quelle veriste perchè scompare l'approccio documentarista, ricompare una dimensione ancestrale/folklorica, le situazioni sono grottesche e portate al paradosso, all'assurdo.
-"novelle romane": rappresentano la grigia condizione della piccola borghesia, la cui vitalità è frustrata da forme vuote --> sono prigionieri di una famiglia oppressiva, di un lavoro monotono e meccanico; questa frustrazione può esplodere in gesti folli, in fughe dalla città verso la campagna ecc, ma quasi sempre questi tentativi di evasione alla fine vengono soffocati.

Romanzi:
-l'Esclusa (1893),
-Fu Mattia Pascal (1904) --> raccontato in retrospettiva dal protagonista, sotto forma di memoriale, pdv inattendibile (narrazione autodiegetica soggettiva);
-Quaderni di Serafino Gubbio operatore (1915)
--> operatore cinematografico che dalla sua posizione privilegiata contempla con distacco l'affannarsi degli uomini nell'inseguire illusioni di fama, successo e realizzazione professionale; riflessione anche sulla nascente industria cinematografica, e più in generale sull'industria culturale (la realtà industriale trasforma tutto in merce, come il cinema che fissa la vita in intrecci convenzionali e stereotipati);
-Uno, Nessuno e Centomila (1926) --> Vitangelo Moscarda è una persona ordinaria, che ha ereditato da giovane la banca del padre e vive di rendita. In seguito all'osservazione da parte della moglie la quale gli dice che il suo naso è leggermente storto, inizia ad avere una crisi di identità, e rendersi conto che le persone attorno a lui hanno un'immagine della sua persona completamente diversa. Da quel momento il suo obiettivo sarà scoprire chi è veramente.
Decide quindi di cambiare vita (rinunciando al suo lavoro di usuraio) anche a costo della propria rovina economica e contro il volere della moglie che nel frattempo è andata via di casa.
Il protagonista arriverà alla follia in un ospizio, dove però si sentirà libero da ogni regola. Moscarda conclude che, per uscire dalla prigione, non basta cambiare nome proprio perché la vita è una continua evoluzione, il nome rappresenta la morte.
Riprende il tema della crisi dell'identità individuale, con la differenza che mentre nel Pascal l'eroe si limitava a una condizione sospesa, qui trasforma la mancanza di identità in una condizione positiva, di liberazione. Forma: disordinato monologo retrospettivo.


Il teatro: parte dal teatro borghese, ma ridotto all'assurdo, personaggi trasformati in marionette nevrotiche, linguaggio concitato.
-Così è (se vi pare), 1917 -->
Una cittadina di provincia è scossa dall'arrivo del Signor Ponza e della suocera, la Signora Frola, scampati ad un terremoto nella Marsica. Si mormora che sia giunta anche la moglie del Signor Ponza, anche se nessuno l'ha vista. Il trio è coinvolto nelle chiacchiere del paese, che vedono il signor Ponza come un "mostro" che impedisce alla suocera di vedere la figlia tenuta chiusa a chiave.
Il signor Ponza dichiara la pazzia della suocera, a causa della morte della figlia Lina, sua prima moglie, e si è convinta la 2° moglie sia in realtà la figlia ancora viva. Per questo lui e la moglie, per tener viva l'illusione della donna, hanno dovuto prendere precauzioni.
La signora Frola sostiene che il pazzo è lui e che, dopo la lunga assenza della moglie in una casa di cura, egli non l'avesse più riconosciuta. Alla fine viene convocata la moglie; ella afferma di esser sia la figlia della signora Frola che la 2° moglie del signor Ponza, mentre di sé afferma di non essere nessuna: "io sono colei che mi si crede" (relativismo assoluto dell'identità)

-Trilogia del "Teatro nel Teatro" (metateatro: attraverso l'azione si discute del teatro stesso).
a. Sei personaggi in cerca d'Autore (1921): una famiglia di sei persone si rivolge a una compagnia teatrale che sta provando "Il giuoco delle parti" dello stesso Pirandello, affinchè gli attori definiscano il dramma borghese che l'autore ha lasciato incompiuto (il dramma borghese si basava sempre su conflitti familiari, con annessi adulteri e lutti)
b. Ciascuno a suo modo (1924): riflette sul rapporto tra attori e pubblico
c. Questa sera si recita a soggetto (1929): rapporto tra regista e attori

+ Enrico IV (un uomo che si finge impazzito dopo una caduta da cavallo, per sfuggire alle convenzioni sociali).

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28 days ago
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1883
Ottocento e Novecento

Date:

mar 3, 1867
sep 19, 1936
~ 69 years
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