Eclettismo (nov 20, 1829 – jun 6, 1890)
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Un'espressione architettonica della cultura romantica può essere rintracciata nello "storicismo", inteso come ripresa di stili costruttivi e formali propri di epoche storicamente lontane. Gli architetti
non cercano più un linguaggio coerente con
il periodo nel quale vivono ma, al contrario,
preferiscono rifugiarsi nel passato, ispirandosi fantasiosamente agli stili che si sono via
via succeduti (es. neogotico)
L’architettura storicistica, però, si limita
quasi sempre a coinvolgere la sola pelle degli
edifici e non le loro strutture che, anzi, sono spesso realizzate secondo le più moderne tecnologie edilizie (calcestruzzo armato, acciaio).
A volte, quando il ricorso a un solo stile
sembra non essere più sufficiente per soddisfare i desideri di una committenza dai
gusti sempre più stravaganti, gli architetti attingono contemporaneamente a stili diversi, inventando soluzioni talmente artificiose e bizzarre da non essere più riconducibili agli stili di partenza. Si parla allora di Eclettìsmo.
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In contemporanea all’emergere nel ruolo di capitale industriale italiana, Torino diviene un polo di sperimentazione dell’Eclettismo architettonico internazionale (es. sono eclettici il Parlamento di Londra e l'Opera di Parigi).
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Alessandro Antonelli (1798-1888)
architetto, innovatore delle tecniche di costruzione e una delle bandiere del Piemonte pre e post unitario. Con l’erezione di due capolavori, quali la Mole Antonelliana e la cupola di San Gaudenzio, rivoluzionò completamente la percezione e l’identità di due città come Torino e Novara.
Iniziata nel 1863 come tempio per la comunità ebraica, la Mole divenne ben presto per Antonelli un cantiere dove sperimentare nuove tecniche. Spaventati dai progetti dell’architetto – e dai costi elevati – nel 1873 la comunità ebraica passò la mano al Comune di Torino, che intendeva farne un monumento a Vittorio Emanuele II. Fu inaugurata nel 1889, sei mesi dopo la morte del suo progettista.
Dal 2000 la Mole è sede permanente del Museo del Cinema, uno dei più visitati della città.
Con l'altezza di 167,5 metri per lunghissimo tempo la Mole è stato il monumento in muratura più alto d’Europa.
La forma della Mole è unica nel suo genere perché frutto della singolare tecnica architettonica di Antonelli (struttura in muratura + ingresso e colonnato neoclassico, enorme cupola sovrastata da un tempietto, guglie neogotiche ecc)
A Torino è considerata "eclettica" anche la Stazione Porta Nuova (la terza in Italia per flusso di persone).
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Altra monumentale architettura eclettica è il Vittoriano, a Roma, voluta per celebrare la Presa di Roma nel 1870, e il suo status di capitale.
La grandiosa costruzione commemorativa, voluta dal re Umberto I, figlio di Vittorio Emanuele II, come monumento al padre,deriva dal progetto del conte marchigiano Giuseppe Sacconi (1884). Il suo progetto, in stile pomposamente neoellenistico, si ispira all'altare dell’acropoli di Pergamo.
Del Vittoriano colpisce soprattutto l’esasperato
fuori-scala che lo pone immediatamente al
di fuori di quell’armonico accordo proporzionale che costituisce la vera sostanza della classicità. Per costruire un monumento di tali dimensioni il Sacconi dovette abbattere un intero quartiere del Campidoglio.
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La Galleria Vittorio Emanuele II collega Piazza Duomo e Piazza della Scala. Ha una pianta coperta, cruciforme, con un grande spazio ottagonale all'incrocio. La sua costruzione inizia nel 1865, su progetto dell'architetto Mengoni. In stile eclettico neorinascimentale, è caratterizzata da cariatidi, lunette e lesene.
Spesso considerata come uno dei primi esempi di centro commerciale al mondo.
Anche la Galleria Umberto I, di Napoli.
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Anche il Caffè Pedrocchi di Jappelli è spesso considerato eclettico.
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Ottocento e Novecento
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