// todo need optimize like in event.jsp. Add indexing or not indexing this page. Romanzo femminile (sep 29, 1889 – apr 14, 1948) (Timeline)
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April 1, 2024
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Romanzo femminile (sep 29, 1889 – apr 14, 1948)

Description:

La letteratura del secondo Ottocento propone spesso immagini mitiche della donna, spesso antitetiche: da un lato la donna fatale (proiezione delle inconsce paure dell'uomo) dall'altra donna idealizzata (proiezione delle sue aspirazioni spirituali). Ma molti scrittori iniziano impegnarsi in un'indagine sulla condizione reale della donna; l'archetipo di questa indagine è Madame Bovary di Flaubert. Ma il processo di emancipazione femminile porta sempre più anche le donne ad assumere in 1° persona l'analisi della propria condizione attraverso la scrittura. È così che tra otto e Novecento si affermano figure come Matilde Serao, Grazia Deledda, Neera, Marchesa Colombi.

(Virginia Woolf: a room of one's own --> 1929)
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Grazia Deledda: unica donna italiana ad aver ricevuto il Nobel per la letteratura (1926).

Sarda, si inserisce nel filone regionalista della letteratura di fine Ottocento, raccontando la sua terra con una prospettiva a metà strada tra il verismo di Verga e De Roberto e la narrativa del primo D'Annunzio, che ambientava le sue opere in un Abruzzo ancestrale e selvatico.
Deledda racconta una Sardegna altrettanto "mistica", in cui il cristianesimo è radicato su un
fondo pagano, pervaso di superstizioni e stregonerie, fra scongiuri e rituali da poemi omerici come il versare dal bicchiere «le ultime gocce, poiché la terra vuole la sua parte in tutte le cose che l'uomo consuma».
Le storie sono basate su passioni violente, sulla tentazione, sul peccato, gli scrupoli e i rimorsi: il giovane innamorato della moglie del fratello che finisce per farsi prete ma senza purificazione, il prete travolto dalla passione, la zia attratta dal nipote, la donna ricca dal bandito.
I suoi romanzi ci portano in un mondo quasi “primitivo” per la forza delle passioni, tramutate in tragedie, che in esso si soffrono:

“L’isola è intesa come luogo mitico e come archetipo di tutti i luoghi, terra senza tempo, in cui si consuma l’eterno dramma dell’esistere”.

Caratteristico della Deledda è il colore cupo, nero dei suoi romanzi, lo sguardo funebre che avvolge figure e luoghi. «Sembrava un bimbo, un bimbo morto»,, «il paese e le valli e i monti, fatti di marmo dalla neve gelata, più bianchi ancora sotto la luce di un cielo pallido, le parvero un grande cimitero», «i rialzi di terreno coperti di puleggio davan l’idea di cadaveri violacei in decomposizione stesi lungo la strada», le rondini come «croci nere», i capelli neri delle donne sciolti «come veli di lutto».

Utilizzo del dialetto.

I suoi romanzi più famosi sono: “Elias Portolu” (1900), “Cenere” (1904), “Canne al vento” (1913).

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Matilde Serao:
napoletana, insieme al marito Edoardo Scarfoglio nel 1892 fonda a Napoli il quotidiano "Il Mattino", tuttora il 1° quotidiano dell'Italia meridionale per n° di copie e diffusione.

Insieme alla Deledda e a Neera è spesso considerata una delle tre grandi scrittrici del verismo/naturalismo italiano, per quanto la Serao il verismo a un certo punto lo lascia per virare al feuilleton (romanzo d'appendice). Scrive una quarantina tra novelle e romanzi.
Nella sua carriera di giornalista conduce anche rubriche di costume.

Added to timeline:

Date:

sep 29, 1889
apr 14, 1948
~ 58 years