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April 1, 2024
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Telefoni Bianchi (jun 16, 1931 – jan 1, 1944)

Description:

CINEMA DEL VENTENNIO
Intorno al 1923 il sistema cinematografico italiano entra in una crisi profonda.
Mussolini, al potere dal 1922, si preoccupò nei primi anni solo della propaganda, istituendo allo scopo nel 1924 l'Istituto Luce (= "L'Unione Cinematografica Educativa" --> cinegiornale, intermezzo di 20 minuti di news nello spazio tra un film di serie A e un film di serie B).

Questo produsse una grande quantità di cinegiornali, ma non fiction. L'avvento del sonoro, combinato con la depressione economica, approfondì la crisi: nel 1931 si produssero solo 13 film italiani.

Il fascismo reagì alla crisi con una politica protezionistica, cominciando a sussidiare la produzione nazionale e a limitare la circolazione di film stranieri (fino a vietarla del tutto nel 1938). Nel giro di 5 anni inaugura:
-il Festival del Cinema di Venezia (1932), il più antico del mondo;
-il Centro Sperimentale di Cinematografia (35)
-Cinecittà (37), sulle ceneri degli stabilimenti Cines, distrutti da un incendio; è subito uno dei complessi più grandi d'Europa, in aperta sfida ad Hollywood.

Il regime aveva capito che il cinema poteva essere un potente strumento di costruzione di consenso. Così la produzione di film si incrementò, ma la loro qualità rimase bassa.
Il regime impone un cinema strutturato in generi codificati: commedia sentimentale, melodramma, polizieschi, film musicali tratti dalle più famose opere liriche, film storici.
Un filone era propagandistico: es. Vecchia Guardia (che glorificava la marcia su Roma), Lo squadrone bianco, e Scipione l'Africano (che esaltavano il colonialismo italiano).

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Cinema dei telefoni bianchi -->
Il regime dovette prendere atto che i film più scopertamente propagandistici non avevano molto successo, e non ostacolò la produzione di film leggeri, scanzonati, di pura evasione che esaltavano la piccola borghesia e i suoi sogni di ascesa sociale.

Sottogenere della commedia;
-il nome deriva dalla presenza di telefoni bianchi, status symbol di benessere sociale (i telefoni popolari in bachelite erano neri).
L'ambientazione borghese si rifà alle commedie USA (es. Frank Capra).
-trattano le speranze dei piccolo-borghese, sempre a lieto fine (spensieratezza). La rappresentazione di una società benestante, progredita ed istruita era però ben lontana dalla realtà italiana di allora, un Paese sostanzialmente povero, arretrato e con la maggior parte della popolazione analfabeta e senza lavoro, così come anche l'atmosfera entusiasta, allegra e spensierata di queste pellicole appariva cozzante con la cupa situazione della nazione, soggiogata dalla dittatura fascista e che da lì a poco sarebbe entrata in guerra.

-spesso ambientati in stati immaginari dell'est europeo per evitare la censura, visto che sono commedie sentimentali con minacce di divorzio e situazioni di adulterio
-elemento melodico: molti tra questi film contenevano almeno una canzone di successo (es. Parlami d'amore Mariù composta per il film Gli uomini, che mascalzoni; o a Mille Lire al Mese, nel film omonimo).


Il primo successo fu La canzone dell'amore (di G. Righelli, 1930, primo film sonoro italiano), seguito da La segretaria privata e T'amerò per sempre (r. di M. Camerini, 1933). Il sonoro incoraggiò il passaggio al cinema di comici del varietà e del teatro: Ettore Petrolini, Totò, Vittorio De Sica. Quest'ultimo divenne celebre intepretando Gli uomini, che mascalzoni... (1932), Il signor Max (1937), Grandi magazzini (1939), tutti e tre diretti da Mario Camerini.

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CALLIGRAFISMO:
tendenza cinematografica relativa ad alcuni film realizzati in Italia nella prima metà degli anni 40, aventi in comune una complessità espressiva e molteplici riferimenti figurativi, letterari e cinematografici che li isolano dal contesto cinematografico dominante negli ultimi anni del fascismo. Tra i registi riconducibili a questa tendenza si ricordano Mario Soldati, Luigi Chiarini, Renato Castellani e Alberto Lattuada, Ferdinando Maria Poggioli.

Caratteri principali: la caratteristica dominante in questo corpus eterogeneo di film è la volontà di competere con il cinema di livello europeo affermando l'autonomia espressiva del cinema nei confronti delle altre arti e, al tempo stesso, la possibilità di confrontarlo con esse mediante uno stile che possa fondere e contaminare i diversi linguaggi artistici ed espressivi.

L'esponente più noto del movimento è Mario Soldati, scrittore e regista di lungo corso destinato a imporsi con film di ascendenza letteraria e solido impianto formale. In particolare, dirige la resa cinematografica di due romanzi di Fogazzaro: Piccolo mondo antico (1941) e Malombra (1942).

Del tutto anomalo risulta invece il primo film di Luchino Visconti, Ossessione (1943), che pur presentando alcuni elementi tipici del calligrafismo (l'origine letteraria, i riferimenti alla cultura ottocentesca e l'accurata composizione formale) radicalizza la tensione autodistruttiva dei personaggi e, soprattutto, l'importanza dell'ambientazione, aprendo di fatto la strada alla rivoluzione del neorealismo.
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Musica e Fascismo
Quando Giovanni Gentile, il filosofo che fu ministro della Pubblica Istruzione durante il fascismo, vara nel 1923 la sua riforma scolastica, riserva alle materie musicali un ruolo marginale, di fatto escludendole dal curriculum formativo delle scuole primarie e secondarie e relegando l'insegnamento di tali discipline a specifici istituti tecnico-professionali, i Conservatori. Da qui nasce l'anomalia tutta italiana, ancora operante, che vede la musica poco presente nella formazione culturale dei cittadino.

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26 days ago
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1879
Ottocento e Novecento

Date:

jun 16, 1931
jan 1, 1944
~ 12 years

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