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April 1, 2024
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Novecento (jan 12, 1923 – jul 28, 1929)

Description:

Movimento artistico degli anni '20 che esordisce a Milano grazie all'attività del "Gruppo dei Sette": Bucci, Dudreville, Funi, Malerba, Marussig, Oppi, Mario Sironi, organizzati da Margherita Sarfatti, critica d'arte (amante del Duce, e personalità carismatica)

Questo gruppo di artisti comincia a parlare di "ritorno all'ordine", dopo le sperimentazioni delle avanguardie, per riconnettersi alla grande tradizione italiana, da Giotto al Rinascimento, e rivisitarla con canoni attuali. Quindi ritorno a disegni precisi, volumi proporzionati, studio delle luci/ombre, riproposizione di temi classici quali il ritratto, la natura morta ed il paesaggio.


Il Fascismo voleva un'arte basata sul mestiere e sulla tradizione, che doveva piacere ed essere capita dal popolo, e perciò un'arte figurativa ben fatta tecnicamente.
A differenza dei regimi nazista e comunista, non imponeva quest'arte come l'unica autorizzata, per quanto il governo pagasse solo le opere che si collocavano dentro la linea ufficiale fascista.
In realtà al fascismo interessava più il contenuto di un'opera che i suoi elementi formali o la sua corrente; in ogni modo un'opera senza contenuto era preferibile ad una con un contenuto contrario agli ideali fascisti.

La maggioranza degli artisti dell'epoca aderirono al "Novecento", benché fossero di distinte tendenze, soprattutto perchè cominciarono a essere organizzate esposizioni sempre più importanti dedicate agli "artisti italiani del novecento". Tra questi, anche Giorgio Morandi.

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Mario Sironi: personalità più rappresentativa del gruppo Novecento (anche il più dotato tecnicamente).

Nel 1933 pubblicherà anche il "Manifesto della pittura murale". La pittura murale, per lui, non è solo una tecnica, ma un modo radicalmente diverso (antico e classico, ma anche nuovo e fascista, perché, come afferma lui stesso, "sociale per eccellenza") di pensare l'arte. Ma perché un affresco dovrebbe avere più valore di un quadro? Sironi adduce tre ragioni:
-ragioni di egualitarismo: l'arte murale è indipendente dal possesso individuale, si incontra per le strade, nei luoghi di lavoro ecc.
-ridimensiona l'importanza del mercato e delle mostre (un muro non si può vendere) e stimola invece la committenza dello Stato.
-sollecita gli artisti a misurarsi con temi alti e solenni (non si può dipingere una mela sotto l'arco di Tito) e con una nuova concezione dello spazio, favorendo il superamento dell'intimismo, di un'arte ripiegata sulla psicologia dell'artista.
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Giorgio Morandi (1890 – 1964): la sua notorietà è legata essenzialmente alle Nature morte, tema quasi esclusivo della sua produzione, di cui fu il maggior interprete del XX secolo.
Le sue nature morte sono fatte di bottiglie e altri umili oggetti di uso quotidiano, modulati in vibranti effetti luministici e stagliati senza prospettiva su piani e pareti spogli.

Morandi pare non interessarsi delle novità delle avanguardie storiche, e resta fuori dai dibattiti del Futurismo, di Valori Plastici e Novecento, il suo lavoro solitario si sviluppa indisturbato lungo tutta la prima metà del Novecento.

(parallelismo Morandi/Montale: Montale e Morandi rappresentano per immagini il nichilismo della cultura europea del periodo, l'aridità esistenziale, rappresentando il vuoto).

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1891
Ottocento e Novecento

Date:

jan 12, 1923
jul 28, 1929
~ 6 years and 6 months

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