Crepuscolarismo (mar 3, 1900 – sep 19, 1920)
Description:
Non è un movimento, ma un "clima culturale" ("dopo D'Annunzio e Pascoli la poesia italiana si sta spegnendo in un lunghissimo crepuscolo", G.A. Borghese su "La Stampa").
La stagione crepuscolare sarà breve, come la vita di molti suoi poeti.
Esponenti sono Sergio Corazzini (1886-1907) a Guido Gozzano (1883-1916) e Marino Moretti.
Caratteristiche:
-poesia dal tono dimesso e umile; rifiuto dell'estetismo dannununziano e della tradizione aulica; senso di malinconia, disadattamento esistenziale, malattia ed impossibilità di vivere una vita attiva temi trattati a volte con sconforto (Corazzini) a volte con ironia (Gozzano)
-tematiche: la mediocre bellezza d'una signorina di provincia, il malinconico deserto interiore, la ripetitiva quotidianità dei piccoli gesti umani
-lessico semplice; sintassi paratattica, scarsi artifici retorici; un verso che spesso si scioglie delle metriche tradizionali per avvicinarsi al verso libero.
L'abbassamento della poesia al racconto dell'ordinaria quotidianità conosce però forme diverse tra i principali autori crepuscolari. Sergio Corazzini (1886-1907) diventa emblema della poesia crepuscolare a causa di alcune vicende biografiche drammatiche: un’infanzia difficile per il tracollo economico della famiglia piccolo-borghese, l'impiego monotono in una compagnia di assicurazioni e la malattia - la tisi, che lo porta alla morte precoce - condizionano la vena poetica di Corazzini, che si rifugia nel mondo della poesia, rappresentando la propria tragedia quotidiana e quasi rinunciando all'etichetta di poeta (es. "Desolazione del povero poeta sentimentale")
Gozzano: torinese, si ammala di tisi a 23 anni, e ne morirà a 33. Ma si distingue per il tono ironico e distaccato con cui affronta questi temi. Accosta oggetti comuni e quotidiani con gli emblemi della tradizione poetica (es. La signorina Felicita ovvero la felicità). Dal punto di vista stilistico, la colloquialità prosastica di Gozzano, che rielabora in maniera colta e disincantata il modello sublime dannunziano, diventa una lezione importante per i poeti della generazione successiva (Montale è stato il 1° a notare come Gozzano abbia fatto cozzare l’aulico col prosaico”, indicando la via per uscire dalla pesante eredità dannunziana).
Added to timeline:
Date:
Images:
![]()