Secondo Novecento: Gassman, De Filippo, Pasolini, Bene, Fo (sep 29, 1960 – aug 8, 3131)
Description:
Vittorio Gassman: guida diverse compagnie di attori, fonda il "Teatro Popolare Italiano", struttura monumentale mobile, tipo tendone da circo, per unire il mondo delle compagnie di giro con quello del teatro stabile.
Eduardo De Filippo: fonda con i fratelli Peppino e Titina la Compagnia del Teatro Umoristico, con con cui porta in scena commedie in dialetto napoletano, sulla quotidianità locale. Tra i suoi capolavori: Natale in Casa Cupiello, Filomena Marturano, Sabato, Domenica e Lunedì, Il Sindaco di Rione Sanità.
Sciascia mette in scena il Giorno della Civetta nel 63.
Altro scrittore-drammaturgo è Pasolini, teorico del "teatro di parola" (es. "Orgia", in cui una coppia di sado-masochisti riflette sul proprio rapporto), altra opera interessante è il Vantone: resa del Miles gloriosus di Plauto in dialetto volgare romanesco, che riproduce il Plauto originale.
Carmelo Bene: massimo esponente dell'avanguardia teatrale, salentino. Rielabora testi classici e shakespeariani smontando il loro meccanismo (frasi spezzate, sillabe accentuate, gesti meccanici) --> Brecht
Dario Fo: Nobel per la Letteratura nel 1997, il suo capolavoro è "Mistero Buffo" del 1969, mix di elementi della farsa medievale, della satira (politica e clericale) e del mimo. Inventore del grammelot (miscuglio di dialetto padano, onomatopee, neologismi, ricalcando la parlata del cantastorie medievale). Accanto a lui la moglie Franca Rame, coautrice di molti testi.
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Storia del Teatro Italiano
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