First Siege of Augusta (GRA) (sep 11, 1780 – sep 18, 1780)

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Il primo assedio di Augusta, Georgia (Settembre 14 – 18, 1780) fu uno scontro tra milizie partigiane, della Georgia e del Sud Carolina contro milizie Tory della stessa consistenza, alleate con Nativi Americani. L'assedio era stato posto a causa della strenua resistenza dei difensori Tory fino all'improvvisa notizia dell'arrivo di truppe britanniche dal Forte Ninety-Six. Venne chiamato primo assedio di Augusta dopo l'altro assedio conclusosi con il successo Americano, avvenuto 6 mesi dopo (Maggio 22 – Giugno 6, 1781).
L'assedio contrappose 2 leader della Georgia, arci nemici che si erano scontrati parecchie volte negli ultimi 4 anni. Le forze ribelli erano stimate in 350 "rifugiati" georgiani, guidati dal Tenente Colonnello Elijah Clarke [1742-1799]. Questi erano miliziani della Georgia che avevano rifiutato il "perdono" della Corona e cavalcarono fino al Sud Carolina, dove continuarono a combattere. Insieme a loro c'erano circa 80 uomini della milizia della Carolina del Sud, agli ordine del Ten. Colonnello James McCall. Le forze Lealiste erano comandate dal Ten. Colonnello Thomas ‘Burntfoot’ Brown anche lui della Georgia [1750-1825] e dal Col. Thomas Grierson. A loro si erano alleati un gruppo di Nativi Americani Creek and Cherokee. In tutto circa 450 difensori. Quando i ribelli tolsero l'assedio scoppiò una violenta vendetta nei loro confronti. Parecchi dei ribelli prigionieri furono impiccati, mentre i restanti, compresi i feriti furono orrendamente torturati e uccisi dai Lealisti e dai loro alleati Creek and Cherokee; una pratica comune ad entrambi gli schieramenti purtroppo in Georgia in quella che era diventata una selvaggia guerra civile, tra i fedeli alla Corona inglese ed i coloni ribelli. Da RevolutionaryWarJournal

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