Grande distensione kissingeriana (jan 11, 1964 – nov 12, 1973)
Description:
Kissinger riteneva necessario ripristinare il balance of power, l'equilibrio di potenza tra i due paesi, che avrebbe consentito a ognuno di salvaguardare i propri interessi nelle rispettive aree di influenza. Gli USA avrebbero dovuto riaffermare la propria leadership riportando gli alleati in una posizione di subordinazione. Tuttavia, iniziarono anche a trasferire loro una parte delle responsabilità militari, con l'obiettivo di ridurre l'esposizione internazionale statunitense. La prima applicazione di questo principio fu la "vietnamizzazione" del conflitto in Indocina: la maggior parte dei combattimenti doveva essere sostenuta dalle truppe sudvietnamite, mentre gli americani fornivano aiuti economici, finanziari e militari, riducendo le proprie truppe sul campo.
Un altro principio che venne utilizzato da Kissinger fu quello del linkage, cioè il legare il sistema internazionale in una trama di connessioni, concedendo dei benefici agli avversari in alcuni settori per ricevere compensazioni in altri campi. In questo contesto si colloca l'apertura degli Stati Uniti alla Cina comunista. Il recupero della Repubblica Popolare Cinese al sistema internazionale fu un successo, come dimostra la visita ufficiale di Nixon nel paese, dal 21 al 28 febbraio 1972, dove incontrò il premier Zhou Enlai e Mao Zedong.
Gli accordi tra Washington, Mosca e Pechino furono il culmine della distensione e tutto fu utile all'obiettivo americano di uscire dalla Guerra del Vietnam da una posizione di forza, secondo la logica del linkage: in cambio degli accordi economicamente favorevoli stipulati, le due potenze comuniste premettero sul Vietnam del Nord perché accettasse i negoziati con gli Stati Uniti, mentre Nixon intensificava i bombardamenti ed estendeva il conflitto in Cambogia (1970) e Laos (1971), per negoziare il ritiro da una posizione di forza: l'accordo per il ritiro americano fu firmato il 23 gennaio 1973.
l'URSS si sentiva sicura nel suo status di superpotenza militare e la distensione fu portata avanti con l'obiettivo di riconsolidare la sua leadership nel proprio blocco. Il riformismo fu malvisto e si preferì una politica di potenza, escludendo un cambiamento di categorie interpretative: l'occidente veniva visto sempre come ostile e aggressivo, ma gli interessi dell'URSS erano di acquisire uno status pari a quello americano e di vedere riconosciuta la loro sfera di influenza in Europa orientale. I sovietici ritennero di poter far fronte anche al riavvicinamento tra Cina e Stati Uniti, avendo raggiunto la parità strategica degli armamenti e osservando i segnali di crisi che si stavano dispiegando nel blocco occidentale, dall'espansione dei paesi socialisti, all'instabilità del dollaro, allo Shock Petrolifero del 1973, allo Scandalo Watergate nel 1974 con la caduta di Nixon.[25]
Quindi, l'URSS concepiva la distensione come un modo per gestire la crisi dell'imperialismo, puntando all'affermazione del socialismo su tutto il pianeta, alla stabilizzazione del blocco sovietico, con l'affluire di tecnologie, beni di consumo e capitali dall'interscambio con l'Europa dell'ovest, senza però rinunciare alla repressione del dissenso
Added to timeline:
Date: