Charles de Gaulle (21 h, jan 8, 1959 y – 2 h, apr 28, 1969 y)
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Charles André Joseph Marie de Gaulle, comunemente chiamato il Generale de Gaulle (Lilla, 22 novembre 1890 – Colombey-les-Deux-Églises, 9 novembre 1970), è stato un generale, politico e scrittore francese. Wikipedia
Dopo un lungo periodo di eclisse, con l'abbandono della vita politica (1953) e il crollo del gollismo come forza politica nelle elezioni del 1956, il 28 gennaio 1957, in seguito alla crisi della Repubblica seguita allo scacco di Suez e al pronunciamento dei militari in Algeria, de G. accettò di formare un governo nazionale. Eletto presidente della Repubblica e della Comunità francese (21 dic. 1958), diresse i suoi sforzi a risolvere il problema algerino mediante la proclamazione dell'indipendenza dell'Algeria (1962). Il passaggio a un regime personale si ebbe a partire dalla riforma della Costituzione del 28 ottobre 1962, con la quale l'elezione del presidente della Repubblica era demandata al suffragio universale e diretto. In politica estera de G. svolse una politica di fronda in seno alla NATO - sino all'allontanamento del comando e delle basi dalla Francia (1966) - e al Mercato comune (dove si oppose all'ingresso della Gran Bretagna) e di aperta polemica verso gli USA; avviò rapporti diplomatici con la Repubblica popolare cinese (1964) e, insieme, un accostamento all'URSS, con una spregiudicata politica delle "mani libere" che suscitò riserve nell'opinione pubblica francese. Nelle elezioni presidenziali del dicembre 1965 de G. fu eletto solo in seguito a ballottaggio (54,5% dei voti contro il 45,5% di F. Mitterrand) e nelle elezioni legislative del marzo 1967 lo schieramento gollista perse 40 dei suoi 284 seggi precedenti. La politica di de G. continuò nelle stesse direttive, con un ulteriore veto all'ingresso della Gran Bretagna nel MEC (dicembre 1967). De G. inoltre espresse con decisione la volontà di munire la Francia di una sua "force de frappe" (la forza d'urto atomica), tale da rendere il paese autosufficiente sul piano della difesa militare. In politica interna proclamò il principio della "partecipazione", chiamando tutte le forze sociali alla gestione responsabile della produzione e della cosa pubblica. Le diverse opposizioni, soprattutto quelle di sinistra e di centro-sinistra, tentarono di scuotere i Francesi e di staccarli dal regime in occasione delle violente dimostrazioni studentesche e operaie del maggio 1968. In un primo tempo de G. ebbe partita vinta, ma il suo potere personale apparve scosso: una seria opposizione incontrò la progettata riforma regionale e quella del senato in senso para-corporativo. Nell'illusione di avere ancora dietro di sé il paese, de G. indisse su queste riforme il referendum del 27 aprile 1969: esse furono respinte dall'elettorato francese, col 52,41% di voti contrarî e il 47,58% favorevoli. De G. diede le dimissioni e i poteri di capo dello Stato passarono al presidente del Senato A. Poher e quindi, dopo le elezioni del giugno, al gollista G. Pompidou. Enciclopedia Treccani
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21 h, jan 8, 1959 y
2 h, apr 28, 1969 y
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