Eliogabalo (jan 1, 218 – jan 1, 222)

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La situazione economica a Roma era particolarmente preoccupante.

Caracalla gli aveva fatto fronte, come suo padre, inserendo nuove tasse, confische, requisizioni.

Nonostante tutto, organizzò una spedizione in Oriente contro i Parti con l'ambizione di ricalcare le orme di Alessandro Magno.
La guerra però ebbe un effetto negativo e fu fatto uccidere dal prefetto del pretorio Macrino.

Questo era un esperto giurista e cercò di riportare un po' d'ordine nelle finanze pubbliche e così perse il favore dei pretoriani.

Le donne della famiglia dei Severi tramarono per fare chiamare dalle truppe d'Oriente un nipote di Giulia Domna detto Elgabalo, in quanto sacerdote di El gabal, il dio sole.

Con Elgabalo, appassionato di culti orientali, questi fecero il loro ingresso in grande stile nella corte di Roma.

Nonostante la città fosse oramai aperta a tante forme di religiosità, i rituali orientali a cui l'imperatore partecipava erano particolarmente stravaganti e non furono più tollerati.

Suscitò anche ostilità il conferire incarichi di governo a uomini che non appartenevano al Senato, ma erano vicini per cultura all'imperatore.

Nel 222 d.C. Elgabalo venne eliminato con una congiura e al suo posto salì il giovanissimo Severo Alessandro.

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