33
/
AIzaSyAYiBZKx7MnpbEhh9jyipgxe19OcubqV5w
August 1, 2025
2514674
675567
2

conflitto (jan 1, 1920 – jan 1, 1940)

Description:

Conflitto: anni 20-30 in Sicilia, Mori, a Gangi, vera e propria guerra civile.
Ma c’è chi dice che è stata solo un’operazione di facciata-> Filippi in Mussolini ha fatto anche cose buone.
Quando Mussolini è andato al potere avrebbe potuto fare l'unica cosa che avrebbe potuto sconfiggere la mafia: DARE LA TERRA AI CONTADINI. L'avevano rivendicata e avevano lottato dal 1918 (biennio rosso), l'avevano ottenuta Con la CONCESSIONE DEI LATIFONDI ALLE COOPERATIVE CONTADINE, ma il fascismo, con gli squadristi , si era alleato coi latifondisti. Mussolini dopo 3 mesi al potere revoca la concessione dei latifondi alle cooperative contadine, l'11 gennaio 1923.

Una volta al potere Mussolini fece della lotta alla mafia una bandiera propagandistica: sarebbe riuscito dove gli altri avevano fallito.

MORI: sistema di contrapposizione dura, ai limiti della brutalità. Portò in Sicilia uno stato di emergenza che bloccò le manifestazioni violente della mafia. Alcuni mafiosi finirono in galera o al confino. Grazie a questa battaglia e soprattutto al modo in cui i suoi interventi venivano diffusi dalla stampa, Mori diventò nella seconda metà degli anni venti una delle figure più in vista dello Stato, tanto da offuscare, a tratti, la popolarità dello stesso Mussolini.
Il problema di questa narrativa pubblica stava però nel fatto che il prefetto rappresentava ancora, agli occhi dell'opinione pubblica, un funzionario non del tutto assimilabile all'onda nuova di fascisti nelle istituzioni. Una figura difficilmente controllabile che anzi, mano a mano che procedeva nei successi, rischiava di offuscare il regime.
Fu così che proprio mentre Mori chiedeva platealmente maggiori poteri per contrastare la mafia, diventando l'eroe italiano della legalità, Mussolini decise di dichiarare ufficialmente che la mafia in Sicilia era stata sconfitta.
Era il 1929.
Contemporaneamente, ringraziava pubblicamente Mori per il suo impegno e gli comunicava il suo pensionamento per raggiunti limiti d'età (57 anni); la richiesta di rinvio del provvedimento inviata dallo stesso Mori fu respinta.
Se si guardano le informazioni sui reati, bisogna ammettere che durante il regime fascista, tra il I924 e il 1943, le statistiche ufficiali riportano un crollo dei reati mafiosi in Sicilia, che addirittura a partire dal 1929 praticamente scomparvero.
Come fece il regime a ottenere questo straordinario risultato statistico? Semplice, in una dittatura: IMPEDENDO CHE SI DESSE PUBBLICA NOTIZIA AI REATI DI MAFIA. I giornali non ne parlarono più e l'opinione pubblica non venne più informata degli episodi di violenza. Al contempo aumentarono i reati violenti comuni: omicidi che venivano derubricati come delitti d'onore, furti che non erano più estorsioni mafiose, ma semplici rapine. Sotto il fascismo la mafia, più che debellata, fu "silenziata" non solo nel senso che le venne impedito di commettere azioni plateali, ma anche che il suo agire non fu identificato, ma anzi taciuto.

Quando, nel 1943, con la liberazione da parte degli alleati dell'isola e la caduta del regime fascista in Sicilia, si registrò un vuoto di potere, il sistema mafioso si rivide in tutta la sua virulenza. I rapporti di forza, i contatti, la struttura stessa della mafia, erano attivi e dinamici appena dopo la caduta di Mussolini, vale a dire appena si cominciò a indagare nuovamente sui delitti di mafia chiamandoli col loro nome. Un certo racconto pubblico ricorda come molti boss mafiosi che erano riparati negli Stati Uniti durante il ventennio tornarono in Sicilia alla fine del fascismo. L'idea di fondo è che gli alleati abbiano riportato la mafia nell'isola vanificando gli sforzi mussoliniani. Di certo nomi di peso della mafia tornarono in Sicilia e anzi, vennero reinsediati dalle forze alleate nei loro posti di potere; ma è proprio la facilità con cui ripresero il controllo e tornarono a spadroneggiare - a vent'anni dall'inizio della guerra fascista alla mafia e a quattordici dalla proclamazione della sua presunta sconfitta ad opera del regime - che dimostra come in realtà la mafia dalla Sicilia non se n'era mai andata, né come approccio al controllo del territorio né come strutture di dominio della società.


Anni 30 negli USA post proibizionismo, (avevano fatto grandi affari durante il proibizionismo) New Deal: vengono condotte grandi inchieste, Dewey contro Lucky Luciano, lo prende e viene condannato.
Mori- Dewey: repressione della mafia. Addirittura la repressione della mafia può dare identità a certi gruppi politici: forse è più facile in un regime totalitario, dove non c’è un controllo così stringente da parte della magistratura su chi rinchiudere, colpevoli-innocenti… Antimafia-fascismo.
Dewey concorre alla Casa bianca, quindi non si parla di sistema totalitario in Usa, ma ci prova lo stesso e funziona. Prima di lui i mafiosi erano incensurati, non erano stati individuati

La storia delle mafie si confronta con la repressione statale. Può sopravvivere alla repressione, anche rafforzarsi.
Sopravvisse quella americana legata alla mafia siciliana.

Added to timeline:

20 May 2023
0
0
249

Date:

jan 1, 1920
jan 1, 1940
~ 20 years