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August 1, 2025
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Mafia? (jan 1, 1800 – jan 1, 1855)

Description:

Ha senso parlare di mafia prima dello Stato italiano? No… Stato si definisce per il monopolio della violenza: se non c’è Stato non ci può essere un qualcos’altro che detiene il monopolio della violenza…

Radicamento di mafia e camorra
Le origini oscure di mafia e camorra
Una società povera e incapace di produrre sviluppo come quella meridionale fu facilmente preda di organizzazioni criminali come la mafia e la camorra, di cui non conosciamo bene le origini perché, operando delittuosamente per l'arricchimento illecito e per mezzo del delitto, si muovevano, ovviamente, nell'ombra. Forse presero a modello società segrete di tipo massonico, o forse derivarono da organizzazioni carcerarie di detenuti che imponevano la legge del più forte in un ambiente educato alla sopraffazione. Probabilmente la loro nascita era in relazione con il declino tardivo e impetuoso di un feudalesimo ormai anacronistico e del controllo sociale che esso era in grado di esercitare.

In questa situazione spesso tali organizzazioni si proposero come strumento di difesa degli interessi dell'aristocrazia latifondista e della grande borghesia terriera, contro la minaccia sovversiva delle classi popolari, soprattutto rurali. Certo è che, all'indomani dell'unità, mafia siciliana e camorra napoletana già esistevano e operavano, intrattenendo rapporti con i poteri pubblici e con i potenti. Si trattava di organizzazioni ristrette, che ancora non maneggiavano grandi affari, ma che erano già radicate nel territorio e capaci di controllarlo al posto o per conto dello Stato, inserendosi nella politica locale e nel tessuto sociale. Mafia e camorra impararono presto a governare il confine fra città e campagna: i mercati ortofrutticoli, la cinta muraria dove si pagava il dazio, cioè l'imposta sulle merci che venivano introdotte in città, e dove quindi fioriva il contrabbando. E impararono a proteggere gli interessi illeciti, a gestire quello scambio tra voti e favori che il sistema politico stava facendo prospe-rare. Sviluppandosi in un ambiente favorevole, le organizzazioni criminali crebbero rigogliose.

Nel 1893 la mafia fece la sua prima vittima illustre, assassinando l'ex sindaco di Palermo e direttore generale del Banco di Sicilia Emanuele Notarbartolo, acerrimo nemico del deputato Palizzolo.
Nel 1909 a cadere fu un ispettore di polizia italo-americano, Joe Petrosino, venuto a Palermo per indagare sui rapporti criminali che l'emigrazione siciliana aveva intessuto tra le due sponde dell'Atlantico. Il presunto mandante, un importante boss mafioso, fu assolto grazie all'alibi fornitogli da un parlamentare di Agrigento. Sul Mezzogiorno si delineava ormai l'ombra terribile di un potere criminale capace di condizionare la vita politica e di bloccare lo sviluppo civile e sociale.

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20 May 2023
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Date:

jan 1, 1800
jan 1, 1855
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