mar 25, 1839 - La Cina contro il traffico dell'oppio (1GO)
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L'imperatore Daoguang, salito al trono nel 1820, emanò nuove e più rigide leggi, senza ottenere risultati apprezzabili. Determinato a debellare il traffico, nel marzo del 1839 inviò in qualità di commissario imperiale il mandarino Lin Zexu a Canton, dove era concentrata la maggior quantità di oppio che entrava nel Paese. Lin ne fece subito distruggere un'enorme quantità sequestrata ai trafficanti stranieri e indirizzò una missiva alla regina Vittoria del Regno Unito affinché intercedesse per porre fine al traffico, missiva che non ottenne riscontro. La campagna antidroga da lui messa in atto fu il pretesto che scatenò la prima guerra dell'oppio tra britannici e cinesi.
I trafficanti persero 1.300 tonnellate di oppio senza ricevere alcun indennizzo. Dopo aver tentato senza successo di scambiare le scorte di oppio con tè, i cinesi entrarono nell'enclave e confiscarono con la forza dai magazzini dei commercianti europei tutte le scorte e ordinarono un blocco navale alle imbarcazioni degli stranieri per interrompere il traffico di oppio. Il commissario britannico per il commercio distaccato a Canton, capitano Charles Elliot, scrisse a Londra sollecitando l'uso della forza contro le autorità cinesi. Wikipedia
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