dec 25, 1553 - Valdivia muore nella guerriglia in Cile (GdiA)
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Il Cile era abitato da una popolazione per la quale fu coniato intorno al 1569 il nome collettivo di «Araucani» (dal nome di un forte spagnolo sulla riva sinistra del fiume Bío-Bío). Si trattava di popolazioni diverse, alcune immigrate dalla pampa argentina, che furono indicate col nome collettivo tardo di «indios mapuches». Queste popolazioni combatterono valorosamente bloccando i primi tentativi di occupazione fatti da Diego de Almagro a partire dal 1535 e poi da Pedro de Valdivia. Nel 1550, Valdivia si spinse a sud del fiume Bío-Bío, per sottomettere le popolazioni e distribuirle in nuove «encomiendas». La guerriglia degli indios si rivelò accanita e insidiosa. Lo stesso Valdivia fu ucciso in un’imboscata nel 1553. Da allora in poi, per secoli, la guerriglia continuò a divampare, con fiammate improvvise e lunghe fasi di stanca. Il Cile fu chiamato «tierra de guerra» e ci fu chi, per analogia con la logorante guerra coi ribelli dei Paesi Bassi, definí il Cile la Fiandra indiana (Flandes indiano: cosí si intitola una storia del Cile pubblicata nel 1670 dal gesuita Diego de Rosales). Solo una parte del Cile si riuscì a sottometterla al Vicerè dei Lima e pochi spagnoli riuscirono a stabilirvisi nei secolo XVI e XVII.
Viola, Paolo; Prosperi, Adriano. Storia moderna e contemporanea. II. Dalla rivoluzione inglese alla Rivoluzione francese (Italian Edition) . EINAUDI. Edizione del Kindle.
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