Il ciclone Nargis colpì il Myanmar nel 2008, con venti fino a 215 km/h e un’onda di tempesta che devastò il delta dell’Irrawaddy. Il disastro causò tra 138.000 e 150.000 morti, lasciando milioni di sfollati e distruggendo interi villaggi. La lentezza del governo birmano nell’accettare aiuti internazionali aggravò la crisi umanitaria. Il ciclone evidenziò la vulnerabilità della regione ai disastri naturali e la necessità di sistemi di allerta e gestione più efficaci.