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April 1, 2024
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Arte povera (25 апр 1967 г. – 10 ноя 1972 г.)

Описание:

Come accadrà di lì a poco con Bonito Oliva e la transavanguardia, anche l'arte Povera è il risultato dell'iniziativa "a tavolino" di un critico, il 27enne Germano Celant, che nel 1967 apre ad un'arte che celebra materiali di uso comune che compongono la vita degli uomini, col saggio “Arte Povera. Appunti per una Guerriglia". L'arte povera nasce quindi dal dialogo di Celant con artisti come Merz, Paolini, Kounellis.

Il movimento critica numerosi aspetti della vita moderna, come il consumismo fine a se stesso.
Vengono scelti materiali poveri allo stato puro, come vetro, ferro, legno, neon, prima di ogni contaminazione, che vengono combinati, isolati, spesso segnati dall'usura, o messi in relazione con forze fisiche come la gravità o l'elettricità.

Volevano annullare il confine fra arte e vita e per farlo eliminavano ogni barriera fra i vari generi, passando con facilità da una tecnica all’altra.
Altra caratteristica è il ricorso all'installazione, come luogo di relazione tra opera e ambiente.

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Jannis Kounellis:
greco naturalizzato italiano, la cui produzione ha cercato di dare dignità ai materiali che accompagnano l'attività umana, mostrando come questi, all'apparenza inerti possano sprigionare potenza e energia (es. Carboniera del 1967, dov'è il carbone statico e inerte, adagiato sul braciere, lascia lo spettatore la capacità di immaginare la potenza energetica del fuoco; oppure in Sacchi di Semi, che rappresenta l'energia e la vita presenti in qualcosa di immobile e fermo).
Più recente è "Monumento alla Liberazione" del 1995. È un'opera che si legge dal basso verso l'alto, si tratta di vecchie assi di legno Segnate dall'usura adagiate a formare una parete che inizia in modo travagliato è un po' alla volta sì parifica e trova la sua stabilità.
Vuole comunicare che le nostre basi poggiano sulla sofferenza di di ci ha preceduto, in questo caso i Partigiani, come segnalato dalla presenza della bandiera italiana, al lato della parete.

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Mario Merz è invece famoso per i suoi igloo, che a partire dal 1968 diventano una costante nelle sua produzione artistica, così come le serie di Fibonacci. Gli igloo sono l’archetipo dei luoghi abitati del mondo e la metafora delle diverse relazioni tra interno ed esterno, tra individualità e collettività. Queste opere sono caratterizzate da una struttura metallica rivestita da materiali di uso comune, come argilla, vetro, pietre, juta e acciaio e dall’uso di elementi e scritte al neon.
Mario Merz si definiva un’artista “vagabondo”, quindi l’igloo idealizza anche l’abitazione perfetta per questo stile di vita nomade e solitamente amava arricchire queste strutture di elementi autoctoni caratteristici del luogo in cui venivano realizzate. Nel 1970 inizia il suo interesse per il grande matematico pisano Fibonacci. Per rappresentare le teorie dello scienziato medievale, Merz usa la successione dei numeri e la forma energetica della spirale.

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Giulio Paolini (Genova, 1940) inseribile sia nell'Arte Povera che in quella concettuale.
Riflessioni sulla storia dell'arte, sulla relazione tra opera e spettatore, sulla copia ecc.
Dal 67 al 72 partecipa alle mostre di Arte Povera, invitato da Celant, anche se le sue riflessioni non sono completamente in linea la corrente.

Добавлено на ленту времени:

1 мес назад
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1893
Ottocento e Novecento

Дата:

25 апр 1967 г.
10 ноя 1972 г.
~ 5 years and 6 months

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