Jean Gerson (1 gen 1363 anni – 1 gen 1429 anni)

Descrizione:

"Gerson distingue l'essere della cosa esterna dall'essere objectale o rappresentativo che la cosa possiede nell'intelletto umano o divino. La cosa esterna è la materia o il soggetto dell'essere rappresentativo. Questa distinzione consentirebbe, secondo Gerson, di conciliare i formalizzanti e i terministi. Per definire la natura del­ l'esse objectale egli si serve del concetto occamistico della suppositio: la ratio objectalis sta in luogo della cosa esterna. Essa è dunque niente altro che l'intentio occamistica, segno della cosa naturale.

Con tutto ciò Gerson ritiene che i procedimenti naturali della conoscenza non servono a raggiungere la conoscenza di Dio. La teologia deve avere una sua propria logica; e questa logica è quella che regola il rapporto tra l'uomo e Dio cioè l'amore. L’amore esclude la conoscenza naturale ma esso stesso è conoscenza; conoscenza sperimentale della realtà soprannaturale analoga a ciò che è il tatto, il gusto, l'olfatto per le cose sensibili (De sempli c. cordis, 1 5 ).
Così Gerson cerca di offrire all'uomo con la via mistica quel­ la conoscenza di Dio che l'occamismo gli negava recisamente in via naturale; e concepisce la stessa conoscenza mistica, che è l'amore, per analogia all'esperienza della realtà naturale. Il misticismo di Gerson si presenta come l'integrazione mistica del nominalismo occamistico."

Wiki:
https://it.wikipedia.org/wiki/Jean_Gerson

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