"Aristotele è la regola e l'esemplare che la natura creò per dimostrare l'ultima perfezione umana. La dottrina di Aristotele è la verità somma, giacché l'intelletto di lui fu il termine dell'umano intelletto. E ben può dirsi che egli fu creato e dato a noi dalla Divina Provvidenza, affinché sapessimo tutto quanto ci è dato sapere." (De an . , III, 14).
"In realtà la religione propria dei filosofi consiste nell'approfondire lo studio di tutto ciò che è; non si potrebbe rendere a Dio un culto migliore di quel lo che consiste nel conoscere le sue opere e conduce a conoscere lui stesso in tutta la sua realtà. Agli occhi di Dio, è questa l'azione più nobile, mentre l'azione più vile è quella di accusare di errore e di vana presunzione colui che si consacra a questo culto, che è il più nobile di tutti, e che adora Dio con questa religione, che è la migliore di tutte." (MUNK, Mélanges, p. 456).
"L’intelletto pratico, egli dice, è comune a tutti gli uomini, tutti lo posseggono, chi più chi meno; l'intelletto speculativo è una facoltà divina, che si trova solo negli uomini eccezionali." (De an., III, 10, fol. 494 a).