D'Annunzio (3 marzo 1863 anni – 18 sett 1938 anni)
Descrizione:
Nasce a Pescara nel 1863. La sua biografia è particolarmente importante perché fin da giovanissimo considera la sua vita come un riflesso della sua attività artistica, facendo propri i principi dell'estetismo europeo.
A 18 anni si trasferisce a Roma per l'università, ma lascia quasi subito gli studi,preferendo vivere tra salotti mondani e redazioni giornalistiche. Diventa subito famoso sia per le sue opere (poesie, articoli, narrativa, che spesso suscitavano scandalo per i loro contenuti spinti), sia per la sua condotta di vita altrettanto scandalosa, che rifiutava con disprezzo la moralità borghese, attraverso avventure galanti, lusso, duelli. In particolare, grande risonanza ebbe la sua relazione pluriennale e tormentata con la grande attrice Eleonora Duse.
Il contatto con le idee di Nietzsche gli crea un grande interesse verso la figura del superuomo, dapprima vista come legittimazione di una vita al di sopra della mediocrità borghese; poi però anche come incentivo all'attivismo politico.
Nel 1897 viene eletto in Parlamento come deputato di destra, nel 900 passa alla sinistra, poi fugge in Francia inseguito dai creditori, per poi tornare nel 1910 in Italia a fomentare la propaganda in favore dell'interventismo, di cui sarà uno dei maggiori fautori.
Nonostante l'età avanzata (52 anni), si arruola come volontario nella guerra, dove come avviatore ottiene successi clamorosi.
Dopo la guerra conia l'espressione "vittoria mutilata", con riferimento alla perdita dell'Istria e di fiume, per cui nel 1919 occupa con un manipolo di volontari la città di Fiume, per poi essere scacciato con le armi nel 1920. Mussolini lo guarderà con ammirazione ma anche con sospetto, cercando di limitarne il peso sull'opinione pubblica, confinandolo praticamente in una sontuosa villa di Gardone, che D'Annunzio trasformò in un mausoleo eretto a se stesso ancora vivente, " il Vittoriale degli italiani", dove morirà nel 1938.
Per più di 50 anni ebbe un impatto notevolissimo sull'opinione pubblica italiana, sia a livello politico, sia nel costume; influenzò il cinema (es. Cabiria), la pubblicità; coniò termini tuttora in uso (es. mare nostro, folle oceaniche).
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Opere giovanili:
si rifanno a due modelli:
- per quanto riguarda la lirica, Primo Vere (79) e Canto Novo (82) si rifanno al Carducci delle Odi Barbare, adottando anche la metrica barbara. Già emerge uno dei temi fondamentali della poetica dannunziana, ovvero il panismo (fusione del poeta con una natura sensuale e vitale). La sua poesia sarà sempre estremamente ricercata e fitta di echi letterari.
- per quanto riguarda la narrativa, la raccolta di novelle Terra Vergine (1882) si rifà al Verga di Vita dei Campi (uscito appena due anni prima). Si tratta infatti di novelle ambientate in Abruzzo, richiamandosi al regionalismo veristico anche nell'utilizzo del dialetto abruzzese. Tuttavia presentano differenze enormi con la produzione verghiana perché non c'è nessun interesse per l'indagine sociale documentaristica, anzi presentano un Abruzzo idealizzato, ancestrale, superstizioso, sensuale, collegandosi di fatto più ai primi germogli del Decadentismo che al verismo; anche a livello di tecniche narrative manca completamente l'impersonalità Verghiana, visto che il narratore dannunziano si intromette spesso con la sua soggettività.
ROMANZI: con il romanzo Il piacere(1889), la sua ideologia estetica sembra essere messa in discussione, perché si accorge che l'esteta non ha la forza di opporsi alla borghesia in ascesa. Il protagonista del romanzo è Andrea Sperelli, un esteta/alter ego di D'Annunzio, sospeso tra due immagini femminili: Elena Muti, la femme fatale che incarna un erotismo lussurioso, e Maria Ferres, immagine pura, occasione per un riscatto spirituale.
Si tratta difatti di un romanzo psicologico, in cui più della trama contano i processi interiori del personaggio. Un'altra caratteristica, riproposta in tutta la sua produzione narrativa, riguarda una sottile trama di allusioni simboliche.
Dopo un altro romanzo psicologico "Il trionfo della morte" (1894), il cui protagonista è una figura tormentata e fragile, incerta sulla sua posizione nel mondo, e che infatti alla fine sceglierà il suicidio, a partire da "Le Vergini delle rocce" (1895) si registra una adesione al nuovo ideale superomistico: la figura del superuomo non si sostituisce a quella dell'esteta, ma la ingloba in sé, legittimandola; l'esteta si sente pronto per assumere una posizione attiva all'interno della società, per guidare l'Italia verso un nuovo destino imperiale.
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TEATRO: Spinto dalle idee superomistiche, d'Annunzio abbandona temporaneamente la letteratura per concentrarsi sul teatro, un mezzo in grado di raggiungere più persone; ma l'avvicinamento al teatro è anche conseguenza della relazione con Eleonora Duse.
Il teatro dannunziano rifiuta completamente le forme del teatro del tempo, ovvero il teatro borghese e realistico, che metteva in scena eventi della vita quotidiana e familiare. D'A. ambisce a un "teatro di poesia" che rappresenti personaggi, passioni e conflitti psicologici fuori dal comune, attraverso una trama simbolica, recuperando l'antico spirito tragico.
Punto più alto della sua produzione teatrale è la figlia di Iorio (1904), tragedia pastorale ambientata in un Abruzzo ancestrale e fuori dal tempo, attraverso un linguaggio popolare fatto di proverbi, preghiere, superstizioni, canti.
Questa operazione non si inserisce in un ottica documentaristica ma piuttosto esprime il gusto decadente verso il popolo contadino, visto come emblema dell'irrazionale.
POESIA: Parallelamente al teatro, d'Annunzio riprende la produzione lirica attraverso il progetto dei sette libri di "laudi del cielo del mare della terra e degli eroi".
Ne completerà solo 5: Maia, Elettra, Alcyone, Merope, Asterope (dai nomi delle Pleiadi).
-Maia (1904): un poema di oltre ottomila versi, parla di un viaggio in Grecia compiuto da D'Annunzio, che si immerge in un passato mitico, e che una volta riemerso comincia a guardare alla civiltà industriale non più con disprezzo ma intuendo nuova potenzialità e bellezza. Il D'Annunzio più propriamente decadente, ovvero quello che interpreta il senso di fine di un mondo e di una cultura.
Mostra subito un'evidente novità formale, ovvero l'adozione del verso Libero.
-Elettra (segue le orme di Maia)
-Alcyone: Riprende il tema della fusione panica con la natura, partendo dallo spunto del racconto di una vacanza estiva in Versilia, seguendo la parabola delle stagioni; la grande ricerca della musicalità, la suggestività e l'uso dell'analogia pongono l'Alcyone, insieme alla poesia pascoliana, come capostipite della poesia italiana del Novecento. È la raccolta più celebrata dalla critica (contiene ad es. "la pioggia nel pineto").
-Merope (1912), ispirata dalla conquista libica
-Asterope (ispirata alla prima guerra mondiale)
IL PERIODO "NOTTURNO": A partire dal 1913 e fino alla morte, d'Annunzio comincia a sperimentare una nuova forma di prosa, lirica, evocativa, di memoria, frammentata.
Attraverso associazioni libere, d'Annunzio mescola ricordi d'infanzia, sensazioni estemporanee, inquietudini legati al pensiero della morte. Questa nuova fase sarà salutata con entusiasmo dalla critica, che parlerà di "un'esplorazione d'ombra" rispetto al D'Annunzio solare e vitalistico.
Questa fase della produzione dannunziana viene definita notturna dal titolo della più significativa di queste prose, il notturno del 1916, scritta in un periodo in cui lo scrittore era costretto a un'assoluta immobilità da un distacco di retina provocato da un incidente di volo. A causa della provvisoria cecità tutta l'esperienza si concentra sugli altri sensi o sull'ascolto della propria interiorità; impressioni e ricordi sono annotate in maniera frammentaria, precorrendo le tendenze al frammentismo del 900.
Cenacolo Michettiano: Michetti (pittore e fotografo), D'Annunzio, Serao e il marito Edoardo Scarfoglio (aquilano), Francesco Paolo Tosti (musicista, compositore di "Marechiaro" e "A vucchella"), Basilio Cascella (pittore).
Aggiunto al nastro di tempo:
Data:
3 marzo 1863 anni
18 sett 1938 anni
~ 75 years
Immagini:
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