Cinema di genere (21 lugl 1967 anni – 15 agos 1978 anni)
Descrizione:
Il cinema di genere italiano, che pure vanta delle forme autoctone, come la commedia all’italiana, spesso si è alimentato riprendendo forme e del cinema classico, hollywoodiano ma non solo.
E' soprattutto negli anni 60 e 70 che il cinema italiano si popola di generi importati da altre cinematografie e che danno luogo ai cosiddetti "filoni", forme di genere estremamente stereotipate. Si va dallo spionistico al poliziesco, dall’horror al western. Insieme alla commedia questi generi costituiscono il corpo del cinema popolare, che in quegli anni fa da contraltare al cinema autoriale di Fellini o Antonioni. Se gli autori vengono considerati come paladini della nuova modernità, il cinema di genere appare più spesso, in quegli anni, come un fenomeno regressivo e sostanzialmente privo di interesse. A questo giudizio non sfugge neanche il genere più prolifico e più duraturo, lo spaghetti-western e il suo più noto realizzatore, Sergio Leone. Sarà in seguito proprio Leone a essere oggetto di una sostanziale rivalutazione. Il suo riconoscimento come autore degno di figurare tra i grandi nomi del cinema italiano aprirà la strada a una nuova considerazione di film e cineasti del cinema di genere italiano, fino a una forse eccessiva glorificazione del cinema di serie B nazionale.
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Spaghetti western
Comprende i cinque film di Sergio Leone, ma anche Django di Corbucci, I 4 dell'Ave Maria, Quien sabe di Damiani e un'infinità di titoli più commerciali e b-movie.
In chiave comica, Lo chiamavano Trinità con Bud Spencer e Terence Hill (+continuavano a chiamarlo Trinità), "il buono, il brutto e il cretino" di Franco e Ciccio.
A differenza del western americano classico (alla John Ford e John Wayne), i protagonisti sono antieroi, cinici, mossi esclusivamente dal denaro invece che da motivazioni idealistiche. Scompaiono sottotrame amorose, c'è più violenza, e sfumano i confini tra buoni e cattivi.
La distanza geografica dagli USA permette di allontanarsi dal genere, vissuto come epica in America, per un racconto più realistico (personaggi trasandati).
Stilisticamente, si segnala l'importanza dei titoli di testa (spesso fumettosi) il ruolo della musica, (con le colonne sonore di Morricone, Riz Ortolani, Luis Bacalov), e scelte stilistiche come i primi piani di Morricone, e le scene di triello.
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Giallo all'italiana
Giallo/Horror: il giallo all'italiana si mi mischia frequentemente con atmosfere horror, con forti scene di violenza.
Vede l'affermarsi di registi come:
-Lucio Fulci: si cimenta con tutti i principali generi, cercando però sempre di alterarne le convenzioni. Tra i gialli si ricordano "non si sevizia un paperino", tra gli horror "e tu vivrai nel terrore". Gusto per lo splatter e il gore.
-Dario Argento: i primissimi film sono gialli (L'uccello dalle Piume di cristallo, Profondo Rosso), poi aderisce definitivamente all'horror (es. la saga delle tre madri, tre streghe sorelle dagli inferi: Suspiria, Inferno e La Terza Madre).
-Mario Bava: es. Reazione a Catena (antesignano degli slasher movie, ovvero film che hanno come protagonista un maniaco che fa fuori le vittime in un tempo ristretto, es. Venerdì 13).
-Pupi Avati ("la casa delle finestre che ridono")
Ma anche di un sottogenere splatter (Ultimo mondo cannibale e Cannibal Holocaust di Diodato, o il documentario "Mondo Cane", capostipite del genere "mondo movie", incentrato su usi e costumi scioccanti di vari popoli nel mondo)
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Poliziottesco
Poliziesco all'italiana, con film ambientati nelle principali città italiane (es. Milano Calibro 9 di Di Leo, o "i Giorni della Civetta" di Damiani), spesso tratte da casi di cronaca.
Ambientati nell'Italia degli Anni di Piombo, vedono spesso come protagonisti agenti di polizia ribelli alla Ispettore Callaghan che non accettano l'incompetenza o la corruzione dei proprio superiori o del sistema giudiziario.
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Colonne sonore
Altri compositori, pur non investiti dalla fama mediatica riservata a Nino Rota e Morricone, hanno tenuto alta l'eccellenza italiana nella musica da film, raggiungendo a loro volta l'Oscar dopo una lunga carriera: si tratta di:
-Giorgio Moroder (addirittura tre: 1978, per Fuga di mezzanotte di Alan Parker; 1983, per la canzoneWhat a Feeling di Flashdance,1 986, per la canzone Take Me Breath Away di Top Gun, regista Tony Scott),
-Luis Bacalov, argentino naturalizzato italiano (1994, per Il postino di Troisi),
-Nicola Piovani (1997, per La vita è bella di Roberto Benigni).
Pino Donaggio sarà il compositore prediletto di Brian de Palma, Giorgio Gaslini scriverà la colonna sonora de "La notte" di Antonioni e "Profondo Rosso" di Argento.
Aggiunto al nastro di tempo:
Data:
21 lugl 1967 anni
15 agos 1978 anni
~ 11 years
Immagini:
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