IL SILENZIO LETTERARIO (1900-1916) (1 gen 1900 anni – 1 gen 1916 anni)

Descrizione:

Divenuto uomo d’affari e dirigente industriale, Svevo lasciò l’attività letteraria, considerandola come qualche cosa che poteva disturbare la sua nuova vita attiva e produttiva. In realtà il proposito di abbandonare la scrittura letteraria non fu da lui osservato con rigore. Il bisogno di scrivere riaffiora sotto il pretesto del fine pratico di «capirsi meglio». Ma, accanto alle annotazioni diaristiche, alle lettere, agli appunti, agli abbozzi di saggi filosofici, compaiono anche scritture letterarie, alcuni racconti. Gli interessi culturali in generale, e più specificamente letterari, non erano spenti nel manager Ettore Schmitz, ma in attesa di un’occasione che permettesse loro di riaffiorare. Nel corso del decennio precedente lo scoppio della Prima guerra mondiale si verificarono due eventi capitali per la formazione intellettuale di Svevo. Il primo fu l’incontro con James Joyce: questi, esule dalla sua Irlanda, insegnava alla Berlitz School di Trieste e Svevo prese da lui lezioni di inglese, lingua di cui aveva bisogno per i suoi viaggi. L’altro evento fondamentale fu l’incontro con le teorie psicoanalitiche, avvenuto verso il 1910: il tramite fu il cognato, che aveva sostenuto una terapia a Vienna con Freud.

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