L’Assemblea Costituente venne eletta il 2 giugno 1946 ed il 25 giugno si tenne la seduta inaugurale. All’interno dell’Assemblea venne nominata una “Commissione per la Costituzione”, composta da 75 membri appartenenti a tutte le forze politiche; tale Commissione passò alla storia con il celebre nome di “Commissione dei 75”, alla quale fu affidato il compito di presentare un “Progetto di Costituzione”. La Commissione dei 75 elaborò un “Progetto di Costituzione della Repubblica Italiana”, che fu poi presentata all’Assemblea Costituente in seduta plenaria il 31 gennaio 1947. L’Assemblea Costituente, presieduta dall’onorevole Umberto Terracini, iniziò l’esame del Progetto il 4 marzo 1947 e lo concluse con l’approvazione definitiva il 22 dicembre 1947. La Carta Costituzionale venne promulgata il 27 dicembre 1947 e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 298 del 27 dicembre 1947, per poi entrare in vigore in data 1 gennaio 1948. La Costituzione italiana non ha preambolo e si compone di 139 articoli e 18 disposizioni transitorie e finali. Nei primi 12 articoli sono contenuti i principi fondamentali, cioè i valori supremi su cui si poggia lo Stato italiano, ineliminabili e irrinunciabili. La prima parte della Costituzione va dall’art. 13 all’art. 54 ed è dedicata ai diritti e doveri dei cittadini e si occupa di disciplinare i rapporti civili, etico-sociali, economici e politici tra gli individui e tra questi e lo Stato. La seconda parte del testo va dall’art. 55 all’art. 139 e definisce l’ordinamento della Repubblica, occupandosi di disciplinare gli organi dello Stato (Parlamento, Governo, Presidente della Repubblica, Magistratura), gli enti territoriali (Regioni, Province, Città metropolitane e Comuni) e le garanzie costituzionali (ivi incluso il funzionamento della Corte costituzionale). Le disposizioni transitorie e finali sono invece previsioni puntuali atte a facilitare il passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento all’indomani dell’entrata in vigore della nuova Costituzione. A partire dal 1 gennaio 1948 l'Italia è ufficialmente una Repubblica democratica fondata sul lavoro, come affermato dall'art. 1 della Costituzione. La Costituzione italiana non ha preambolo e si compone di 139 articoli e 18 disposizioni transitorie e finali. Nei primi 12 articoli sono contenuti i principi fondamentali, cioè i valori supremi su cui si poggia lo Stato italiano, ineliminabili e irrinunciabili. La prima parte della Costituzione va dall’art. 13 all’art. 54 ed è dedicata ai diritti e doveri dei cittadini e si occupa di disciplinare i rapporti civili, etico-sociali, economici e politici tra gli individui e tra questi e lo Stato. La seconda parte del testo va dall’art. 55 all’art. 139 e definisce l’ordinamento della Repubblica, occupandosi di disciplinare gli organi dello Stato (Parlamento, Governo, Presidente della Repubblica, Magistratura), gli enti territoriali (Regioni, Province, Città metropolitane e Comuni) e le garanzie costituzionali (ivi incluso il funzionamento della Corte costituzionale). Le disposizioni transitorie e finali sono invece previsioni puntuali atte a facilitare il passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento all’indomani dell’entrata in vigore della nuova Costituzione.