ROMA: Periodo monarchico (753–509 a.C.) (1 janv. 753 av. J.-C. – 1 janv. 509 av. J.-C.)

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Periodo monarchico (753–509 a.C.)

Roma ebbe, secondo la tradizione, sette re:

1 Romolo (fondatore), poi adorato col nome di Quirino
2 Numa Pompilio (religione; calendario)
3 Tullo Ostilio (guerre)
4 Anco Marzio (porto di Ostia)

5 Tarquinio Prisco (Circo Massimo; tempio di Giove Capitolino; Cloaca Massima)
6 Servio Tullio (nuova costituzione basata sul censo, "comizi centuriati")
7 Tarquinio il Superbo (ultimo re, tiranno)

I primi quattro re erano probabilmente latino-sabini, gli ultimi etruschi.

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ORDINAMENTO POLITICO
Istituzioni: re; senato; comizi curiati.

La carica di RE non era ereditaria. Egli era il capo religioso, militare e giudiziario. Se il re pronunciava condanne a morte, il cittadino poteva fare appello all'assemblea del popolo ("provocatio ad populum").
Il Re-Pontefice Massimo presiedeva le cerimonie e annotava i fatti storici (ANNALES). I culti delle diverse divinità erano affidati a dei collegi sacerdotali (Pontefici; Vestali; Salii; Auguri; Feziali).

SENATO: funzioni consultive + approvazione proposte di legge del sovrano e deliberazioni dei comizi curiati. Alla morte del RE, dieci senatori sceglievano un nuovo candidato e lo proponevano ai comizi curiati.

COMIZI CURIATI: cittadini facenti parte delle 30 curie (ripartizioni della popolazione). Ogni curia era formata da 10 gentes (gruppi gentilizi), e doveva fornire 1 senatore per ogni gens (quindi 300 tot), oltre a un tot di fanti e cavalieri.
Le curie potevano nominare il re, approvarne le proposte di legge e ratificare le condanne a morte, oltre che dichiarare la guerra. La sede delle riunioni era il FORO.


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CLASSI SOCIALI:
Patrizi / Plebei / Schiavi -> Liberti.

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