4 août 1863 - Incidente di Talambo

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Il Perù bisognoso di manodopera in agricoltura aveva favorito in tutti i modi l'immigrazione di forza lavoro. In particolare aveva risposto numerosa una colonia di baschi che si trovarono a lavorare per un latifondista di nome Salcedo. Costui non rispettò i contratti e così i basche si trovarono a lavorare ed a vivere in condizioni proibitive, con numerosi decessi. Il 4 agosto 1863 uno dei coloni, Marcial Miner, si stava recando presso l'abitazione di Salcedo per richiedere a nome dei lavoratori il ripristino degli accordi stipulati in Spagna, quando incontrò il possidente terriero a cavallo. Il tentativo di discutere sfociò presto in un alterco; Salcedo colpì Miner e quest'ultimo minacciò il latifondista con una pietra.[16] Salcedo affidò all'amministratore della fattoria, Carmen Valdez, il compito di reclutare uomini armati nel vicino villaggio di Chepén, dopodiché accolse nella sua abitazione una delegazione di coloni; quando questi fecero per uscire, si trovarono di fronte gli uomini armati di Valdez, che intimarono loro di consegnare Miner. Il rifiuto dei coloni diede origine ad uno scontro armato, nel quale rimase vittima il basco Juan Miguel Ormázabal.
La giustizia peruviana parteggiò apertamente per Salcedo. L'ammiraglio Pinzón, che comanda una componente navale della Armada in missione scientifica nel Pacifico, informato degli avvenimenti, mandò la Covadonga a Pacasmayo con l'obbiettivo di raccogliere i coloni baschi, mentre la comunità spagnola presente in Perù mandò alla flotta una serie di petizioni con la richiesta di non abbandonare le coste sudamericane. Wikipedia
I tentativi diplomatici intrapresi per la riappacificazione, ottennero l'effetto contrario per l'intraprendenza dell'inviato della coroda di Spagna, tale Salazar. Da questo episodio sorgeranno le controversie che porteranno all'occupazione spagnola delle Isole Chincha ed in definitiva alla Guerra Ispano-Sudamerica del '65-66

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