26 mai 1797 - Condannati a morte i capi degli Eguali (RF)

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Sconfitto nel 1795 il giacobinismo popolare, l'utopia democratica e il moralismo egualitario, solo un movimento clandestino detto «La congiura degli Eguali», senza alcun seguito di massa, riprese un anno dopo gli ideali giacobini. Questo movimento però, isolato e minoritario com’era, fu facilmente represso. Era diretto da un militante sconosciuto durante la rivoluzione, ma destinato a passare alla storia come il primo cospiratore comunista: il primo che volesse non solo un mondo di uguali, ma una società senza proprietà privata, in cui gli uomini non potessero piú tornare ad opprimersi a vicenda, non perché i corrotti erano stati tutti fisicamente eliminati, come aveva voluto fare il robespierrismo, ma perché era stata eliminata la proprietà, concepita come la grande ed unica fonte di corruzione. Questo cospiratore si chiamava Babeuf, ghigliottinato insieme al "compagno" Darthè il 26 maggio 1797, due anni dopo l’insurrezione fallita del Pratile anno III.

Viola, Paolo; Prosperi, Adriano. Storia moderna e contemporanea. II. Dalla rivoluzione inglese alla Rivoluzione francese (Italian Edition) . EINAUDI. Edizione del Kindle.

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