19 déc. 1783 - Pitt il giovane Primo Ministro

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Nel 1783, Giorgio III affidò il potere al ventiquattrenne William Pitt «il Giovane», che aveva ricevuto la sua formazione politica dal padre, e che nella classe di governo rappresentava piú di chiunque altro il bisogno di voltare pagina rispetto alla pratica oligarchica di contrattare sempre l’occupazione delle cariche istituzionali, e di spartirle fra i soliti membri dell’élite. Il piú importante leader whig siglò un’innaturale alleanza con i tories contro di lui, in difesa della vecchia politica aristocratica. Ma Pitt vinse ampiamente le elezioni del 1784, e rimase al potere per il resto della vita. Pitt non modificò le regole del gioco parlamentare, cosí come il Settecento le aveva consolidate, e rinviò la loro riforma in senso democratico, impegnando a fondo il paese nella lotta senza quartiere contro la rivoluzione e poi contro Napoleone. Sotto il suo governo la legislazione economica si trasformò in senso liberista, iniziando cosí un graduale trapasso dal predominio della vecchia classe dirigente agraria, a quello della nuova emergente borghesia industriale.

Viola, Paolo; Prosperi, Adriano. Storia moderna e contemporanea. II. Dalla rivoluzione inglese alla Rivoluzione francese (Italian Edition) . EINAUDI. Edizione del Kindle.

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